Ha fatto molto discutere
la recente sentenza datata 12 dicembre della Corte europea dei diritti
umani che nell’esaminare un ricorso di un ingegnere romeno licenziato
per inadempimento contrattuale, provato anche dall'utilizzo per fini
personali, in orario di lavoro, della mail aziendale, ha ritenuto non
irragionevole il bilanciamento tra privacy dei dipendenti ed esigenze
datoriali, ammettendo, quindi, il controllo datoriale sull'attività
lavorativa nella misura in cui sia strettamente proporzionato e non
eccedente lo scopo di verifica dell'adempimento contrattuale.
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